Un fertilizzante “eco” per le piante

Roberto Conza si prepara a lanciare sul mercato il prodotto che le cura e protegge in modo totalmente naturale.
Per rinforzare il corpo umano dai mutamenti climatici legati al susseguirsi delle stagioni, dal forte stress, ma anche per difenderlo dalle epidemie influenzali, si assumono integratori di minerali o vitaminici. Lo stesso principio vale anche per le piante, che siano da coltivazione o ornamentali. Ed è proprio partendo dalla ricerca di fertilizzanti innovativi e naturali, capaci di soddisfare le esigenze di un mercato sempre più attento all’ambiente, alla salute e al benessere delle persone che nasce Eco-Iron.

Si tratta di un macchinario, che, unico al mondo, riesce a dar vita a un particolare integratore nutrizionale, il chelato di ferro Eddha. Il brevetto, quasi al termine del collaudo e quasi pronto per il mercato, è del salernitano Roberto Conza, che insieme ai suoi figli Antonio e Valerio guida un’azienda specializzata nel settore dei biofertilizzanti.
eco Iron«Finora – spiega Roberto Conza - per fortificare le piante per l’agricoltura dall’attacco di parassiti e funghi o per farle crescere anche in condizioni proibitive si sono utilizzate materie prime fototossiche e impattanti sull’ambiente. Con Eco Iron, curiamo la natura con la natura stessa, attraverso, cioè, estratti vegetali di altre piante». In sostanza, è come se si applicassero i principi dell’omeopatia non solo alla cura delle persone, ma anche degli esseri vegetali.
La polverina rossa prodotta da Eco Iron, infatti, è un tipo di ferro completamente naturale e assimilabile dalle piante più rapidamente, anche su terreni (come quelli nord Africani) poco calcarei e ha impatto zero sia sull’atmosfera che sulla salute delle persone.

Le prove di produzione condotte in collaborazione con la facoltà di Ingegneria chimica dell’Università di Salerno, l’introduzione di materie prime di elevata purezza e l’eliminazione di sostanze tossiche durante la fase di sintesi, hanno determinato il miglioramento della qualità e dell’efficacia agronomica del prodotto in comparazione agli standard commerciali. Risultati premiati anche dalla Comunità Europea che ha finanziato il progetto brevettato con il supporto e l’affiancamento tecnico e legale dello studio dell’avvocato Giustino Sisto.
«L’obiettivo che abbiamo raggiunto – chiarisce Conza – è quello di ottenere un prodotto sostenibile, senza emissioni nocive nell’atmosfera e senza sversamenti di sostanze residue dannose all’ambiente. Con questo processo inauguriamo una “nuova era” nella produzione dei chelati di Ferro (Eddha), fino a oggi ritenuti erroneamente tutti uguali tra di loro. Le prove di produzione l’introduzione di materie prime di elevata purezza, l’eliminazione di sostanze fitotossiche (come i cloruri) durante la fase di sintesi e l’innovativo sistema di essiccamento – continua Conza - hanno determinato un miglioramento tangibile della qualità e dell’efficacia agronomica del prodotto rispondendo a pieno alle sfide che arrivano dall’agricoltura biologica”.

Il fertilizzante prodotto da Eco Iron sarà disponibile sul mercato per gli agricoltori di tutte le latitudini, ma anche, attraverso la vendita per conto terzi, in formati più ridotti, per la cura delle piante, anche tropicali, su balconi e terrazzi. «Per i suoi legami chimici – spiega Conza - lo ione ferro risulta molto stabile, altamente solubile nei suoli con elevata persistenza nel tempo e mantenimento del verde delle coltivazioni. Assicura un’elevata capacità di ricarica in grado di rendere bio-disponibile il ferro e altri microelementi (come il manganese e lo zinco) presenti nel terreno in forma insolubili. Inoltre – aggiunge - la formula orto-para (o-p) tende a cedere lo ione ferro in modo veloce e rapidamente disponibile dalle piante grazie ai suoi legami chimici, conservando una buona stabilità nel suolo. In definitiva, in virtù delle differenti percentuali delle forme isomeriche (o-o) (o-p) dei nostri vari formulati, è possibile utilizzare quello più idoneo per tipologia dei suoli (pH) e colture».

Eco Iron, quindi, assicura l’elevata purezza delle materie prime, l’alta stabilità del microelemento, la totale assenza di sostanze fitotossiche, garantendo sicurezza ambientale e alimentare. Insomma, ribadisce Conza: «una corretta attenzione per la nutrizione vegetale, l’introduzione di nuove tecnologie produttive e di prodotti che tendono a prevenire lo sviluppo di patologie causa di gravi danni alle coltivazioni agrarie, sono i principi base del nostro prodotto che utilizza e incoraggia approcci e tecniche alternative per ridurre l’impatto ambientale in agricoltura. La grande sfida del futuro, in un’ottica di sviluppo sostenibile, parte quindi dalla formulazione di prodotti efficaci e innovativi e il nostro lavoro va proprio in questa direzione». Il prodotto si è aggiudicato anche la medaglia d’argento al Macfrut Innovation Award 2016.

Fonte: La Città di Salerno